Romanzo breve di Jules Renard, pubblicato nel 1894; nel 1900 l'autore trasse
un'opera teatrale a un atto. In esso si narra la storia di un ragazzino (il cui
soprannome dà il titolo all'opera) trascurato e schernito dai familiari.
Questa difficile situazione affettiva ed esistenziale fa sì che il
ragazzo si chiuda in se stesso e reagisca con la sgarberia, ma anche con la
malizia, all'infelicità. Infine il protagonista riesce a trovare nel
padre, se pur distratto e rassegnato, qualche momento di affetto e
solidarietà.